Il capitale umano è il cuore di un’azienda. Nel mezzo della quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta industria 4.0, le PMI e le grandi aziende richiedono personale con conoscenze informatiche.

La teoria è fondamentale. Concetti, pensieri, teorie allenano la mente e aiutano nel problem solving. Ma è nella pratica che si concretizzano le teorie. Ci vuole il giusto compromesso tra teoria e pratica.

Soft e Hard Skills

Le aziende sempre più spesso ricercano in un candidato le soft skills e le hard skills.

Le soft skills sono tutte quelle caratteristiche che un individuo può coltivare lungo la sua esperienza lavorativa o scolastica oppure sono caratteristiche innate. Sono, per esempio, il citato problem solving, il saper comunicare e collaborare, lavorare in team, saper organizzarsi ed essere al contempo flessibile ai cambiamenti quotidiani lavorativi.

Le hard skills sono quelle competenze che qualificano un candidato per ricoprire un determinato ruolo. Un esempio di hard skills è quella di saper utilizzare un determinato programma software o tutte quelle conoscenze che permettono di ricoprire una determinata professione.

Le nuove professioni

Una soluzione è quella di creare un dialogo e una collaborazione fra istruzione e azienda. Le aziende dovrebbero identificare le caratteristiche e le conoscenze più richieste e comunicarle. Solo così gli istituti di formazione possono adeguarsi alla domanda e formare i giovani a seconda delle richieste.

Le competenze richieste riguardano il mondo digital. La quarta rivoluzione industriale con l’avvento della digitalizzazione delle industrie ha dato origine a nuovi ruoli professionali. Le tecnologie digitali hanno diverse aree di applicazione. Vediamole di seguito.

Anche grazie agli incentivi statali degli ultimi anni, le aziende si sono mosse per acquistare software in tema digitalizzazione e 4.0. Questi software per essere creati necessitano di diverse figure professionali che si possono tutte riassumere in materie STEM.

Le materie STEM comprendo tutte le discipline che si possono categorizzare in:

  • Scienza: biologia, chimica, scienze naturali e ambientali, neuroscienze, fisica, ecc…
  • Tecnologia: sviluppo software, cybersecurity, analisi dei dati, data science, intelligenza artificiale, ecc…
  • Ingegneria: civile, meccanica, elettrica, aerospaziale, chimica, dell’automazione ed infine biomedica
  • Matematica: statistica, applicata, operativa, informatica, analisi ecc…

Sono discipline fondamentali al giorno d’oggi e soprattutto si intersecano tra loro. Sono la base delle innovazioni tecnologiche e andremmo a colmare quel gap tra domanda e offerta nel mondo del lavoro.

Aree di applicazione delle tecnologie e nuovi ruoli professionali:

  • Trattamento e analisi delle informazioni: le professioni sono, ad esempio, Big Data Scientist, Data Architect, DPO, addetti alla blockchain e alla privacy.
  • Progettazione e gestione dei social media: le nuove professioni sono Social Media Manager, Social Media Specialist, Copywriter, UX e UI designer, esperti SEO e digital marketing, grafici e web designer.
  • Progettazione e automazione delle fasi produttive e logistiche di un’azienda: i nuovi ruoli sono esperti del digital twin, Internet of ThingsSupply chain digitale, realtà aumentata, robotica, software developer.

Conclusione

È importante affrontare il tema della formazione perché molto presto alcuni lavori manuali verranno sostituiti da macchinari e robot. Questo ha due conseguenze: verranno eliminati molti posti di lavoro manuali ma altresì aumenteranno considerevolmente posti di lavoro del mondo digital. Saper programmare, analizzare i big data, essere esperti di privacy, conoscere le regole del marketing e avere una conoscenza approfondita del mondo digital permetterà di colmare quel gap tra domanda e offerta.