Tra gli aspetti più importanti introdotti dal Piano Industria 4.0, spiccano due figure fondamentali: Digital Innovation Hub e Competence Center, che nascono con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente le piccole e medie imprese su tutto il territorio e di intensificare il loro rapporto con le università e la ricerca.

Infatti in occasione del sessantesimo compleanno dell’UE, durante il Digital Day della scorsa settimana a Roma, Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ha presentato Italian-DIH,  la prima Piattaforma italiana di Digital Innovation Hubs, integrata nel network europeo I4MS.

Cosa sono i Digital Innovation Hubs e i Competence Center?

I Digital Innovation Hubs sono cluster tecnologici, o distretti tecnologici, che creano una rete tra imprese, ricerca e finanza, mentre i Competence Center rappresentano i centri della rete con il compito di incentivare il rapporto tra università e aziende, finora non considerato realmente.

Per l’attivazione di entrambe le iniziative, il Piano del Governo prevede investimenti superiori a 200 milioni di euro. I DIH dovranno “appoggiarsi” a Confindustria Servizi Innovativi e a R.ETE. Imprese Italia, per supportare le PMI italiane nella trasformazione verso l’Industria 4.0. I Competence Center, invece,  sono “pochi e selezionati” e agiscono a livello nazionale. “Mentre i Digital Innovation Hub nascono spontanei sul territorio – ha spiegato il ministro Carlo Calenda – il governo si impegnerà sui Competence Center. Per non dare investimenti a pioggia, abbiamo deciso di partire investendo sui Politecnici di Milano, Torino e Bari, Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Bologna, Federico II di Napoli e le Università Venete”.

Gli obiettivi e la Mission:

L’obiettivo principale è l’aumento almeno del 5% del contributo al PIL da parte delle imprese manifatturiere italiane, dal momento che il settore in questione rappresenta un’eccellenza del sistema economico italiano.

I punti della mission dei DIH indicati nel Piano Calenda sono: sensibilizzazione delle imprese su opportunità esistenti in ambito Industria 4.0; supporto nelle attività di pianificazione di investimenti innovativi; indirizzamento verso Competence Center dell’Industry 4.0; supporto per l’accesso a strumenti di finanziamento pubblico e privato; servizio di mentoring alle imprese; interazione con DIH europei. Mentre, per i Competence Center: formazione e awareness sull’Industria 4.0; live demo sulle nuove tecnologie e accesso a best practice sempre nell’ambito della quarta rivoluzione industriale; advisory tecnologica per le piccole e medie imprese su Industry 4.0; lancio ed accelerazione di progetti innovativi e di sviluppo tecnologico; supporto alla sperimentazione e produzione “in vivo” di nuove tecnologie I4.0; coordinamento con centri di competenza europei.

In sostanza il messaggio lanciato dal Piano Industria 4.0 è un cambiamento culturale nel fare impresa, oltre agli aspetti tecnici, che riguardano più propriamente il modo di produrre.

Italian DIH:

Italian-DIH è la prima piattaforma di lancio per aiutare le imprese a ripensare in chiave digitale il modello di business, ridisegnare il sistema produttivo e ripensare l’azienda. Una rete leggera che aiuterà gli altri Hub italiani che vorranno nascere a trovare il migliore percorso per valorizzare le qualità e gli stili di vita di ogni territorio italiano.

Quali sono gli Italian-DIH della rete I4MS?

  • Nel  Lazio il DIH “CICERO” (CPS/IOT Ecosystem of Excellence for Manufacturing Innovation), promosso da Un-Industria  e specializzato su Cyber Physical Systems e Internet of Things;
  •  Nelle Marche il DIH “4M4.0” (Marche Region – Innovation Machine and Market Manifacturing 4.0)  promosso da Confindustria Marche con focus su HPC/Robotics;
  • In Emilia Romagna il DIH “SMILE”  ( Smart Manufacturing Lean Innovation Excellence centre Cyber) – promosso da Unione Parmense degli Industriali e Università degli Studi di Parma con focus su Lean Innovation, Physical Systems (CPS) e Internet of Things (IoT);
  • In Piemonte il “DIMA HUB”  promosso da Politecnico di Torino, Università di Torino, Mesap e Unione Industriale Torino con focus su Advanced laser-based applications(inclusa la manifattura additiva);
  • In  Puglia è “Apulia Manifacturing” (CPS/IoTHub for Regional Digital Manufacturing SMEs”), promosso da Confindustria Bari BAT , Politecnico di Bari e con il distretto meccatronico regionale della Puglia è specializzato in Cyber Physical Systems(CPS) e dell’Internet of Things (IoT);
  • Nel Triveneto è Triveneto DIH, Promosso da T2I e ConfindustriaSI, con focus su Cloud-based HPC simulation.

Fonti: agendadigitale.eueconomyup.it