Lunedì 16 dicembre 2019 è stata approvata da Senato la Legge di Bilancio 2020, un’evoluzione del piano Industria 4.0 del 2017. Questo Piano ha l’obiettivo di sostenere le aziende, in particolar modo le PMI, nella trasformazione digitale attraverso iniziative di sostegno economico per acquistare macchinari automatizzati, sistemi IoT, intelligenza artificiale ma anche consulenze di esperti o formazione interna.

I nuovi crediti d’imposta che sostituiscono superammortamento e iper-ammortamento:

Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha proposto la sostituzione del superammortamento e iper-ammortamento con tre crediti d’imposta:

  1. Credito di imposta per acquistare beni materiali e immateriali che sostituisce l’iper-ammortamento;
  2. Credito di imposta per acquistare beni strumentali che sostituisce il superammortamento;
  3. Credito d’Imposta per ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e design.

Il Credito di imposta per acquistare beni materiali (allegato A annesso alla Legge di Bilancio 2017) prevede due scaglioni:

  • 40% riservato agli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 20% per gli investimenti compresi tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro. Oltre i dieci milioni di euro non sono previsti bonus, a differenza dell’iper-ammortamento 2019 che aveva un tetto massimo di 20 milioni di euro.

Il Credito di imposta per acquistare beni immateriali quali i software (allegato B annesso alla Legge di Bilancio 2017 poi integrato dalla Legge di Bilancio 2018) è del 15% fino a 700.000 euro e si può usufruirne in modo indipendente rispetto ai beni materiali a differenza delle precedenti leggi di bilancio. Infatti, una delle novità è proprio la possibilità di usufruire dei benefici per più attività e nel rispetto dei tetti massimali.

Il Credito di imposta per acquistare beni strumentali è del 6% e il tetto massimo degli investimenti è di 2 milioni di euro.

Il nuovo Credito d’Imposta per ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e design prevede:

  • 12% per Ricerca e Sviluppo fino a 3 milioni;
  • 6% per Innovazione tecnologica e Design fino ad 1,5 milioni;
  • 10% per gli investimenti mirati al raggiungimento di obiettivi eco sostenibili o 4.0 fino a 1,5 milioni di euro.

Aspetti burocratici dei nuovi crediti d’imposta:

Aspetti burocratici dei nuovi crediti d’imposta:

Per poter usufruire dei vantaggi fiscali 2020, gli investimenti in nuovi beni strumentali, destinati alle imprese ubicate nel territorio dello Stato, devono essere effettuati dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia dato un acconto pari al 20%.

La fruizione del Credito d’Imposta avverrà in tre quote annuali, di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

Il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà dettare, in modo chiaro, i criteri per la corretta applicazione delle definizioni e definire i concetti di innovazione digitale ed ecologica. Altro punto da toccare sarà sicuramente la possibilità di confermare la misura e i crediti d’imposta 4.0 per più anni. In questo modo le imprese possono prendere le proprie decisioni basandosi su un sistema di incentivi stabile.

L’emendamento governativo al disegno di Legge di Bilancio prevede un intervento ministeriale da compiersi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge, per delineare il perimetro delle attività agevolabili.