L’ansia competitiva del mercato globale, si manifesta con la continua ricerca di minimizzare i costi ed aumentare ovviamente i profitti.  Il mercato in continuo cambiamento non favorisce i dirigenti aziendali che devono modificare continuamente le loro previsioni di vendita.

Perché pianificare la produzione?

Prima di rispondere a questa domanda dovremmo spiegare meglio che cosa si intende con “Pianificazione della produzione“: essa è il processo con cui il pianificatore della produzione  definisce l’ammontare delle risorse (manodopera, macchinari, attrezzature, materiali) di cui l’azienda avrà bisogno per le sue attività produttive future.

Negli ultimi tempi, è diventata sempre più difficile la programmazione della produzione per i seguenti motivi:

  • il mercato è imprevedibile e basato su mix di piccoli prodotti fortemente personalizzati;
  • non si produce più per grandi lotti da tenere in magazzino come scorte, ma per piccole quantità;
  • tutto deve essere fatto in tempi brevissimi, pena la perdita di competitività.

Si parla infatti della contrazione di tre dimensioni temporali:

  1. il tempo (Lead time) di sviluppo e introduzione di nuovi prodotti;
  2. i lead time interni ovvero i tempi di attraversamento dei prodotti lungo i processi produttivi;
  3. i lead time esterni , i tempi di percorrenza dei canali degli approvvigionamenti e della distribuzione.

Come funziona il processo di pianificazione?

La pianificazione della produzione si basa principalmente su due livelli:

  1. Medio/lungo periodo: (Attività a carico del Pianificatore)

L’obiettivo di questa fase è datare le consegne, ripristinare le scorte, rendere il piano fattibile sul medio/lungo periodo e analizzare il livello di carico richiesto agli impianti nel lungo periodo.

2. Breve periodo: (Attività a carico del Capo Reparto)

Questa fase ha il compito di definire la sequenza ottimale macchine sul breve periodo per minimizzare gli sprechi.

Con quali strumenti si può pianificare la produzione?

Ci sono aziende che pianificano la loro produzione utilizzando il buon vecchio Excel, questo non è del tutto sbagliato, ma funziona solo nel caso in cui le risorse coinvolte nella filiera produttiva siano davvero poche e il prodotto abbia una sola fase di realizzazione.

Sul mercato ci sono diversi software, ma bisogna porre particolare attenzione a quello che offrono, ad esempio, alcuni aspetti da non sottovalutare sono:

  • Pianificazione degli ordini di lavoro sulle risorse produttive in accordo con i vincoli interni (tempi di attraversamento, capacità produttiva e colli di bottiglia etc.)
  • Monitoraggio dell’avanzamento reale rispetto a quello pianificato
  • Controllo del rispetto delle date di consegna pattuite attivando opportune azioni correttive se necessario

Unico ambiente di avanzamento e pianificazione produzione, poter gestire tutto il processo con un unico sistema rappresenta un enorme vantaggio funzionale ed economico (si evita di dover integrare e acquistare più software con implicazioni in termini di funzionalità e formazione).

Perché è così importante ottimizzare le risorse?

Innanzitutto pianificare la produzione significa anche rispettare le date di consegna garantite ai clienti, poi garantisce all’azienda stessa di pianificare le attività di acquisto delle materie prime.

Questo porta ad avere sempre meno scorte in magazzino e meno prodotti in WPI (work in progress), quindi in termini economici, meno sprechi e più guadagni per le aziende.

DMP è la scelta adeguata per le aziende che desiderano ottimizzare programmazione e controllo della produzione grazie ad una soluzione avanzata.

Con il nostro software MES DMP è possibile:

  • raccogliere i dati in tempo reale,
  • controllare l’avanzamento delle fasi di produzione,
  • gestire le risorse di produzione,
  • tracciare il prodotto e lo stato della macchina,
  • monitorare i pezzi in produzione.