L’annuncio è arrivato il 18 marzo durante il workshop organizzato dall’Università di San Marino, Confindustria Servizi innovativi e Unione Parmense degli Industriali nell’ambito di Mecspe, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione che si è conclusa il 25 marzo alle Fiere di Parma. Durante l’incontro sono state analizzate le strategie e i metodi organizzativi che portano verso la cosiddetta fabbrica intelligente, comprese le strategie dell’Ue per vincere la sfida del digitale e approdare alla Fabbrica 4.0.
I lavori sono stati aperti da Alberto Figna, presidente dell’Unione Parmense degli Industriali. «Questo convegno –ha affermato- vuole rappresentare un punto di partenza per fare cultura, informare e accrescere consapevolezza su questo tema. Nei prossimi giorni l’Upi attiverà un confronto con le aziende dei diversi settori merceologici che compongono l’associazione, attraverso la costituzione di due tavoli di lavoro: il Club digitale (formato da innovatori e IT manager) e il Club dei responsabili di produzione. Da queste attività di ascolto emergeranno esigenze, ambiti di intervento prioritari e linee guida per la predisposizione di specifici momenti formativi o di approfondimento tecnico».
Giuseppe Padula, delegato all’innovazione dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, ha sottolineato che «si è passati da una fase di osservazione a una di sviluppo». Roland Berger ha stimato che «entro il 2025 – ha aggiunto – le tecnologie digitali potrebbero generare per l’industria manifatturiera 1.250 miliardi di euro di valore aggiunto, o al contrario cancellarne 605 miliardi di euro se gli obiettivi di crescita digitale non verranno raggiunti».
Khalil Rouhana, direttore della Directorate Digital Content and Cognitive System della Commissione Ue, ha annunciato che «il 6 aprile verrà presentata una grande strategia europea per la digitalizzazione». L’UE stanzierà «500 milioni di euro per fare in modo che qualsiasi tipo di impresa, grande o piccola che sia, possa avere accesso alle ultime tecnologie digitali».
Fonte: Gazzetta di Parma