Il 21 settembre il Ministro Calenda ha annunciato il tanto atteso piano nazionale che avrà lo scopo di incentivare la crescita dell’
“Industria 4.0” e si focalizzerà sugli investimenti, sulla produttività delle imprese e sull’innovazione tecnologica.
Ogni rivoluzione industriale che si rispetti, viene definita tale grazie alla scoperta e all’utilizzo di nuove tecnologie: nella prima rivoluzione viene per la prima volta utilizzata la macchina a vapore all’interno degli stabilimenti produttivi; nella seconda rivoluzione viene sperimentata la catena di montaggio e la produzione di massa; nella terza invece viene automatizzata la produzione grazie all’utilizzo dell’ elettronica e dell’IT; nella quarta vedremo prendere il sopravvento all’utilizzo di macchine “intelligenti” interconnesse e collegate ad internet.
Quali tecnologie 4.0 saranno introdotte?
Le tecnologie che porteranno a questo cambiamento nel modo di produrre saranno principalmente legate a:
- Realtà aumentata a supporto dei processi produttivi;
- Simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi;
- Integrazione delle informazioni lungo la catena del valore dal fornitore al consumatore;
- Comunicazione multi direzionale tra processi produttivi e prodotti;
- Gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti;
- Sicurezza durante le operazioni in rete e su sistemi aperti;
- Analisi di un’ ampia base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi.
Quali benefici porta l’Industria 4.0?
I vantaggi che porterà la quarta rivoluzione industriale riguarderanno principalmente la maggiore flessibilità attraverso la produzione di piccoli lotti ai costi della grande scala, maggiore velocità dal prototipo alla produzione in serie attraverso tecnologie innovative, maggiore produttività attraverso minori tempi di
set-up, riduzione errori e fermi macchina, migliore qualità e minori scarti mediante sensori che monitorano la produzione in tempo reale e infine maggiore competitività del prodotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dall’Internet delle cose.
Le linee guida che il governo ha definito per lo sviluppo dell’industria 4.0 consistono principalmente in:
- Operare in una logica di neutralità tecnologica
- Intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali
- Operare su fattori abilitanti
- Orientare strumenti esistenti per favorire il salto tecnologico e la produttività
- Coordinare i principali stakeholder senza ricoprire un ruolo dirigista
Per favorire il processo di innovazione il governo incentiverà gli investimenti innovativi, aumenterà la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione e rafforzerà la finanza a supporto di I4.0, VC e start-up.
Perchè la rivoluzione possa veramente cambiare le cose il governo si preoccuperà di:
- diffondere la cultura I4.0 attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro;
- sviluppare le competenze I4.0 attraverso percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati,
- finanziare la ricerca I4.0 potenziando i Cluster, i dottorati e Creare Competence Center e Digital Innovation Hub;
- collaborare alla definizione di standard e criteri di interoperabilità IoT.
Sono previsti inoltre ingenti incentivi economici quali ad esempio l’iper ammortamento per investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 (da 140% a 200%) , detrazioni fiscali del 30% per investimenti in start-up e PMI innovative, Fondi di investimento dedicati all’industrializzazione di idee e brevetti ad alto contenuto tecnologico (CDP).