Per lungo tempo il mondo industriale europeo ha fatto pressioni su Bruxelles, e adesso, in occasione della fiera di Hannover di aprile, la Commissione europea pare finalmente decisa a sostenere la cosiddetta “industria 4.0“, favorendo una maggiore coordinazione, rimuovendo le incertezze giuridiche e mettendo a disposizione fino a 500 milioni di euro per lo sviluppo dei centri di innovazione digitali.
È quanto emerge da un documento dal titolo “La strategia europea per la leadership nell’industria del digitale”, che il commissario europeo Gunther Oettinger presenterà nei prossimi giorni. “La comunicazione di Oettinger segnala la direzione giusta e potrebbe diventare il catalizzatore sperato verso il mercato interno per l’industria 4.0”, ha dichiarato Thilo Brodtmann, amministratore delegato capo dell’associazione tedesca che riunisce i produttori di macchinari e impianti (Vdma), secondo cui l’iniziativa della Commissione rappresenta soltanto “l’inizio di un lungo percorso”.
Gli esperti tedeschi scorgono un enorme potenziale economico nell’informatizzazione dei processi produttivi: secondo quanto emerge da uno studio dell’Istituto Roland Berger, la digitalizzazione dell’industria potrebbe accrescere annualmente il Pil della Ue fino a 250 miliardi di euro. Le imprese europee, però, sono in ritardo rispetto a quelle di altri paesi avanzati, a partire dagli Stati Uniti.
“Un ritardo nella digitalizzazione dell’industria europea rappresenta una minaccia per la competitività industriale della Ue a lungo termine e per il benessere generale”, mette in guardia la Commissione. Quest’ultima chiede che in futuro gli Stati membri condividano regolarmente con i rappresentanti dell’industria le informazioni relative ai progressi sul fronte della digitalizzazione. “Se l’Europa vuole vincere la corsa per la leadership dell’industria digitale, è necessario un intervento della Ue a sostegno della coordinazione delle iniziative nazionali e regionali”, avvertono gli esperti vicini a Oettinger.
Fonte: Agenzia Nova