Il 25 maggio l’Europa ha annunciato un nuovo regolamento UE per un digitale senza barriere, dal 2017, in Italia solo il 13 per cento delle aziende ha sposato le logiche della Fabbrica 4.0. Queste le evidenze emerse nell’intervento di Gianni Potti, Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

Si accendono i riflettori sulla manifattura digitale e sulla stampa 3D, al centro della nuova rivoluzione idustriale, che, nel 2020 farà generare al manifatturiero il 20% del PIL e che prevede la reingegnerizzazione dei processi produttivi attraverso le tecnologie digitali. A tale tematica sarà realizzata l’Arena 4.0, in cui si susseguiranno workshop da 50 minuti su tematiche quali Open Innovation, Lean Production, Prototipazione Rapida, contributi e strumenti finanziari a disposizione delle imprese.
“Oggi stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale, nella quale gli oggetti fisici sono perfettamente integrati nella rete di informazioni. Internet si combinerà sempre più con le macchine intelligenti, processi produttivi e processi per formare una sofisticata rete. Il mondo reale si sta trasformando in un enorme sistema di informazioni. Si va verso il cosidetto “the new normal“, ovvero questo è già il nuovo mondo. I nostalgisci del passato sono serviti”. Dice  Gianni Potti, Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

Fabbrica 4.0”, significa affrontare la quarta rivoluzione industriale. Che la si chiami l’Internet delle cose”, il “movimento maker” o “fabbrica 4.0”, o chissà cos’altro, questo poco importa. Il minimo comune denominatore è che Fabbrica 4.0 tende ad enfatizzare l’idea di una consistente digitalizzazione collegata con tutte le unità produttive dell’economia:

1. Sistemi e mercato cyber-fisico
Nella produzione non basterà più solo parlare di IT, ma di sistemi complessi che interagiscono continuamente con la produzione e con il mercato grazie ad un massiccio utilizzo della rete, sempre più connessi ai sotto sistemi, con controlli in tempo reale.

2. Smart robot e nuove macchine
Sal 2004 i robot nelle aziende europee sono raddoppiati. Ungheria e Cekia sono capofila. Sistemi sempre più intelligenti, interagiscono tra loro. Non solo in sostituzione dell’elemento umano, ma con nuove funzioni e opportunità).

4. Big data
Raddoppiano nel Mondo anno su anno. Sui dati aperti, siamo buon ultimi in UE. Dalla lettura e analisi dei dati nasce un nuovo approccio al mercato e una nuova impostazione delle aziende. Il cloud computing aprirà strade inaspettate per stoccaggio, lettura, condivisione dei dati. Dalla capacità di lettura rapida dei dati verrà modificata on line la produzione.

5. Efficienza energetica e decentramento
Il cambio climatico e la scarsità di risorse sono megatrend con cui dovremo sempre più fare i conti.

6. Industrializzazione virtuale
Ogni processo viene prima simulato e verificato in virtuale; solo quando la soluzione finale è pronta potrà partire la mappatura fisica. Ciò significa che tutto il software, i parametri, le matrici numeriche, vengono caricate nelle macchine che controllano la produzione. Piante virtuali possono essere progettate e facilmente visualizzate in 3D, così come lavoratori e macchine interagiscono.

Fonte: Che futuro, Agenda digitale