Il tema della sostenibilità ambientale non può definirsi come un desiderio da soddisfare, ma piuttosto una necessità conseguente alle irresponsabilità accumulate dall’essere umano nel corso del tempo.

È certamente tempo di agire e dare al tema sostenibilità la sua priorità per la salvaguardia del pianeta.

Tra gli attori che possono andare verso un’economia circolare c’è sono senza dubbio quella che nel rapporto del MISE è definita industria sostenibile.

Cos’è un’industria sostenibile?

Nella pubblicazione del Word Manufacturing Foundation nel 2021 ha pubblicato il suo report in cui è indicato il necessario cambiamento di paradigma a favore della sostenibilità e di come sia essenziale valorizzare le informazioni e i dati a supporto della Transizione Ecologica. Nel 2022 ribadisce il concetto nel suo report che, oltre a dare qualche dato, suggerisce di ridisegnare e riprogettare la struttura imprenditoriale e la supply chain con lo scopo non solo di aumentare l’efficienza produttiva ma anche quella di salvaguardare l’ambiente.

Da dove derivano queste informazioni e questi dati? Dobbiamo trovarne l’origine. Sono frutto dell’interazione tra persone e successivamente della tecnologia. L’innovazione, l’evoluzione, è in primis un processo sociale che successivamente coinvolge la tecnologia. È dall’ industria evoluta che bisogna partire per rispondere e supportare il pianeta.

Come diventare un’industria sostenibile?

La risposta non è semplice. Ogni industria ha la sua logica aziendale. Ma per diventare sostenibile deve integrare tre dimensioni della sostenibilità:

  • ambientale
  • sociale
  • economica

Con l’obiettivo di soddisfare i bisogni delle generazioni odierne senza compromettere quelli delle generazioni future.

Non è facile capire da che parte cominciare per innovare ed essere sostenibili, bisogna sicuramente partire con una analisi interna che identifichi le inefficienze e i maggiori sprechi di materie prime.

Per poter innovare bisogna prendere in considerazione quei dati e informazioni, menzionate poco più sopra. Le parole “informazione” e “dati” oggi si declina con il termine Big Data. In ambito industriale questi derivano direttamente dalle macchine, tramite i sensori. La chiave dell’innovazione, come già si discute da anni, è la loro gestione.

Sono necessari software in grado di raccogliere i dati e soprattutto in grado di analizzarli, come la nostra Suite DMP. La soluzione monitora e sincronizza, in tempo reale, l’esecuzione di processi fisici coinvolti nella trasformazione delle materie prime in prodotti semilavorati e finiti. Gestendo la produzione a 360 gradi, dall’utilizzo della materia prima, agli scarti, ai consumi energetici, all’interconnessione delle macchine e la loro relativa schedulazione. Tutto questo in una Suite modulare, intuitiva e scalabile.

L’analisi dei big data e la ricerca e l’analisi dei propri KPI aziendali permette di cogliere e analizzare le proprie inefficienze e i propri punti di forza. È da qui che si può includere nel proprio business l’economia circolare.

È importante cogliere che spesse volte, se non sempre, le soluzioni per green, derivano direttamente da informazioni presenti in azienda e che non bisogna cerarle altrove. I software MES supportano le decisioni aziendali a partire dagli aspetti principali di una industria:

  • i processi di produzione,
  • i rapporti con i fornitori,
  • le analisi del prodotto,

Se tutte le aziende innovassero in ottica green e sostenibile, le intere filiere di produzione diventerebbero green e conseguentemente l’interno pianete ne gioierebbe. Bisogna fare un passo alla volta, ma ogni passo è ormai necessario.

Quali sono i vantaggi della sostenibilità?

La sostenibilità è uno degli aspetti sul quale l’Europa sta puntando molto per il futuro.

L’industria sostenibile è il paradigma alla base delle principali politiche industriali europee, che mirano ad una transizione in senso ecologico-digitale dei sistemi produttivi dei paesi membri. Ne discendono leggi e incentivi: investire in sostenibilità significa essere conformi alle prime e accedere ai secondi, con un doppio vantaggio competitivo.