SMILE (Smart Manufacturing Innovation for Lean Excellence), è un progetto costituito a Parma ed è uno dei cinque Digital Innovation Hubs (DIH) italiani (29 in tutta Europa)  voluti e finanziati dalla Commissione Europea nel progetto I4MS (ICT Innovation for Manufacturing SMEs), per favorire un efficace trasferimento tecnologico tra università e industria, supportare le PMI che mirano a cambiare i propri modelli di business attraverso la digitalizzazione dei processi operativi e l’implementazione di metodologie innovative e snelle, supportate da tecnologie intelligenti, nello specifico sistemi Cyber-Fisici (CPS) e applicazioni Internet of Things (IoT) quali elementi necessari per migliorare l’automazione della produzione e rendere eccellenti i processi funzionali.

In realtà, la competitività dell’Europa in questo settore dipende dalla sua capacità di fornire prodotti altamente innovativi, in cui l’innovazione spesso proviene dai progressi ottenibili attraverso l’adozione di soluzioni ICT.

L’iniziativa è dedicata a tutta l’industria manifatturiera europea, con particolare attenzione alle PMI per soddisfare le loro particolari esigenze di accesso alle tecnologie, infrastrutture e nuovi mercati.

L’ attenzione sarà focalizzata sui Sistemi Cyber-Fisici (CPS) e tecnologie Internet of Things (IoT) quali elementi necessari per migliorare l’automazione della produzione e rendere eccellenti i processi funzionali.

Durante lo studio di fattibilità verranno definiti i seguenti punti:

  • Pianificare il modello di business dell’Hub;
  • Stabilire il portafoglio di servizi offerti dall’Hub;
  • Mappare l’ecosistema regionale e indicare la lista dei possibili casi di utilizzo da sviluppare nella fase successiva.

Risulta quindi fondamentale il ruolo dell’Innovation Hub nel panorama produttivo ora che anche l’Italia ha finalmente un piano nazionale per lo sviluppo dell’industria 4.0.

Come spiega Stefano Massari, amministratore delegato di DM Management & Consulting, diventa fondamentale il ruolo del DIH anche nell’abito della comunicazione in quanto, secondo un rapporto del Politecnico di Milano, solo il 10% delle PMI sa esattamente cosa sia lo Smart Mnufacturing e che per attuarlo non basta conoscere solo le informazioni teoriche ma progettare la riorganizzazione digitale delle proprie attività identificando nuovi modelli di business.